• Dott. Cristian Massi

Nuove disposizioni sui finanziamenti dei soci

Il Decreto-Legge 8 aprile 2020, n. 23, cd. Decreto Liquidità, ha introdotto delle disposizioni temporanee in tema di finanziamenti alle società.

Nello specifico, l’art. 8 del Decreto suddetto stabilisce che “ai finanziamenti effettuati a favore delle società dalla data di entrata in vigore del decreto e sino alla data del 31 dicembre 2020 non si applicano gli artt. 2467 e 2497-quinquies del codice civile.

Ma entriamo nello specifico e vediamo quali sono le disposizioni individuate dal codice civile che potranno essere disattese nel 2020.

L’art. 2467 c.c. prevede che i finanziamenti dei soci di società a responsabilità limitata possano essere rimborsati soltanto successivamente alla soddisfazione degli altri creditori sociali e, se il rimborso è avvenuto nell’anno antecedente alla dichiarazione di fallimento, debbano essere restituiti.

Questo principio di postergazione opera nel caso in cui nella società risulti un eccessivo squilibrio nell’indebitamento rispetto al patrimonio netto, oppure ci sia una situazione finanziaria nella quale sarebbe stato ragionevole eseguire un conferimento del socio, in luogo di un finanziamento.

Inoltre, il medesimo principio opera anche nei confronti dei gruppi di imprese, con riferimento ai “finanziamenti effettuati a favore della società, da parte di chi esercita l’attività di direzione e coordinamento nei suoi confronti, ovvero da altri soggetti ad esso sottoposti”, cosi come viene delineato dall’art. 2497-quinquies del codice civile.

La ratio della norma è quella di contrastare i fenomeni di sottocapitalizzazione delle società, causati dai finanziamenti eseguiti dai soci in luogo del conferimento di capitale di rischio.

Il Decreto Liquidità, tra le tante novità apportate, ha sospeso per il 2020 i diktat codicistici, di conseguenza i finanziamenti ai soci effettuati fino al 31 dicembre 2020 non ricadranno nella disciplina della postergazione.

Quindi, i soci finanziatori saranno equiparati a qualsiasi altro creditori sociale.

È necessario sottolineare come questa norma potrà costituire sia un’opportunità ma anche un pericolo.

Sarà un’opportunità perché i soci saranno incentivati ad apportare risorse finanziarie senza incappare nel meccanismo della postergazione, ma sarà un pericolo da non sottovalutare perché aziende in default potrebbero reperire agevolmente finanziamenti dai soci, con la libertà di poterli restituire prioritariamente rispetto ai debiti contratti con fornitori ed altri creditori chirografari.

Dott. Cristian Massi

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